L’attrezzatura di ultima generazione, donata in occasione del centenario della Cooperativa (2 dicembre 2019), sostituisce la macchina già donata da SACMI 11 anni fa. Finanziata anche la ristrutturazione dei locali, l’installazione e il training del personale.
Con SACMI, il reparto Radiologia dell’Ospedale di Imola si arricchisce di una risonanza magnetica di ultima generazione. La donazione si affianca alle numerose e continuative azioni di supporto da parte di SACMI alla Ausl di Imola, per accrescere la qualità dei servizi di diagnostica, assistenza e cura.
Come ha spiegato il direttore generale dell’Ausl di Imola Andrea Rossi nella conferenza stampa di inaugurazione della nuova attrezzatura, il contributo di solidarietà dato da SACMI alla sanità pubblica del territorio ha una lunga storia. Tutte le Risonanze Magnetiche installate presso l’Ospedale Santa Maria della Scaletta sono state donate dalla Cooperativa: la prima, nel 1996; la seconda, nel 2009 ed oggi, a celebrazione del centenario di Sacmi, la nuova Signa Voyager G2 di General Electric, che sarà attivata entro pochi giorni.
Donazioni fondamentali ma non uniche, a cui negli anni si sono affiancate altre numerose e continuative azioni di supporto da parte di SACMI alla sanità del territorio per accrescere la qualità dei servizi di diagnostica, assistenza e cura, quali il mammografo digitale, gli avanzati ecografi per la diagnosi di neoplasie e patologie cardiache e l’adeguamento infrastrutturale di sale operatorie.
La risonanza RM Voyager G2 si caratterizza per l’innovativa AIR Technology™ – una sorta di “coperta” flessibile che tramite onde elettromagnetiche consente di catturare immagini radiologiche del paziente in modo particolarmente accurato – una soluzione insignita da parte della comunità scientifica internazionale del premio “Best New Radiology Device 2019”.
Massima accuratezza diagnostica, maggiore efficienza e produttività, miglior comfort per i pazienti, sono i principali vantaggi della “macchina” recentemente acquisita.
L’ottimale risoluzione di immagine della nuova Risonanza permette infatti di mettere a fuoco lesioni microscopiche, raffinando l’accuratezza diagnostica. Le particolari bobine, caratterizzate da una grande versatilità, producono una sorta di “coperta” flessibile di onde elettromagnetiche che si adatta a tutti i pazienti, per dimensioni, forma ed età.
Il software avanzato rende possibile modifiche del contrasto delle immagini anche successivamente la loro acquisizione, quando l’esame, per il paziente, si è già concluso. Tutto questo garantisce le ottime performance su una gamma più ampia di campi clinici: neurologico, muscolo-scheletrico, addominale, vascolare, senologico, cardiologico, pediatrico e total body.
I bassi consumi energetici, ridotti del 30%, la rendono una tecnologia “green”; la diminuzione dell’ingombro meccanico permette un significativo contenimento degli spazi e dei costi di installazione; la riduzione dei “tempi-macchina” ottimizza i flussi di lavoro e, unitamente alla maggiore flessibilità e facilità di utilizzo, garantisce la massima produttività e l’incremento dell’offerta di prestazioni.
Non ultimo, il comfort per il paziente che deriva dal dimezzamento dei tempi di effettuazione dell’esame e dei tempi di apnea, dalla silenziosità che permette l’ascolto di musica di sottofondo, dal tunnel più corto e largo (70 cmm vs 60 cm))che garantisce di poter effettuare l’esame anche su “taglie forti”, riduce il ricorso alla sedazione nei bambini e, in generale, rende più facile a chiunque effettuare questo esame
Grazie alla nuova macchina donata da SACMI – ha spiegato il direttore sanitario Andrea Neri – si accrescerà ulteriormente la qualità e la quantità delle prestazioni di questa diagnostica e, unitamente alla recente acquisizione di una nuova Risonanza Magnetica da parte dell’Istituto di Montecatone che offrirà una quota parte di prestazioni per esterni, sarà potenziata sensibilmente l’offerta pubblica sul territorio, che a livello territoriale potrà superare le 12.000 prestazioni, riassorbendo anche quelle 2500 prestazioni che in media ogni anno eseguono la prestazione fuori territorio e fuori regione, accorciando le liste di attesa. E’ quindi evidente che questo ennesimo dono di SACMI rappresenta un miglioramento fondamentale della sanità pubblica del nostro Circondario per cui l’Azienda sanitaria, ma anche tutta la comunità locale, deve essere profondamente grata.
Il Sindaco di Imola, Marco Panieri ha infatti ringraziato SACMI (dal Presidente, ai Soci, all’intero Consiglio di Amministrazione) per la vicinanza ed il concreto supporto che da sempre mostra alla comunità di riferimento, un rapporto radicato col territorio che caratterizza la mission delle società cooperative, particolarmente importante in questo momento, difficile sia dal punto di vista sanitario che economico-sociale.
“Ogni anno la Cooperativa investe risorse importati sul territorio a sostegno di interventi e progetti nel settore della sanità e dell’istruzione”, sottolinea il presidente di SACMI Imola, Paolo Mongardi. “Quello con l’Azienda sanitaria locale imolese è un rapporto di lungo corso, che ha visto negli anni la donazione da parte di SACMI di attrezzature e infrastrutture, dalle nuove sale operatorie agli ecografi per la diagnosi di neoplasie e patologie cardiache”.
Deliberata in occasione del primo centenario di storia della Cooperativa, la donazione “rafforza lo speciale rapporto di questa azienda con il suo territorio”, spiega il Presidente, Paolo Mongardi. “Sostenere gli ospedali e le scuole, tutelare le persone in difficoltà, sono nel DNA di SACMI, in cui sono impressi i valori di solidarietà e mutualità, strumenti che generano valore condiviso per l’azienda e la comunità”.
L’installazione della nuova risonanza, partita il 30 ottobre scorso, si è completata il 16 dicembre a seguito della riqualificazione dei locali. Attualmente l’équipe di radiologia sta effettuando la formazione, pertanto nei giorni successivi le festività di avvieranno le prime prestazioni con la nuova attrezzatura.
La donazione, comprensiva di RMN, lavori di ristrutturazione e formazione e training del personale sanitario, ha un valore complessivo di circa 900.000 €