COVERINGS ’25, A CASA…DI IVAN IL MATTO

‘Caccia a Ottobre Rosso’ quando uscì mi entusiasmò. Spero ricordiate la scena in cui all’improvviso il capitano Marko Ramius, interpretato da Sean Connery, ordina una manovra, realmente esistente nei manuali della Marina Sovietica, chiamata “Ivan il matto”. Sarebbe l’ordine che viene dato per essere sicuri che l’assenza di nemici sia reale e non solo percepita, i sommergibili hanno un cono d’ombra dove il sonar non è in grado di rilevare anomalie e –zigzagando- possono rilevare eventuali impulsi di ritorno.
Con un po’ di esagerazione cinematografica, però, la manovra di ‘Ivan il matto’ o ‘Crazy Ivan’ è diventata una manovra per sganciarsi da un siluro che gli sta andando addosso, e dove il sottomarino sotto attacco invece di scappare si lancia a tutta velocità proprio nella direzione del siluro, per poi fare una immersione di emergenza a tutta velocità sganciando i falsi bersagli …. ed eventualmente andare pure a sbattere contro il siluro, ma prima che si armi, avendo accorciato la distanza che aveva al rilevamento del momento del lancio. Sean Connery, il mitico primo James Bond e molto altro, col parrucchino, aveva allora l’età che ho adesso io, ohmammamiacheddolore.
Beh Trump, che non ha il parrucchino ma un riportone leggendario, mi ricorda ogni giorno che passa dal suo insediamento Marko Ramius. Non so se vuole disertare ed andare in Russia. Di bluff Ramius nel film ne fa tanti, per depistare i russi, tanto che perfino il suo equipaggio non lo capisce fino in fondo.
Solo che a bordo dell’Ottobre Rosso ci siamo noi, anzi, ci siamo tutti, e se non è un sottomarino, forse è un rollercoaster, un ottovolante dove rischiamo di deragliare.
Eppure, a gennaio, le importazioni di ceramica erano aumentate del 17,5% in quantità e del 18,5% in dollari.
Sembrava l’inizio di un nuovo mondo. Il bello stava per arrivare.
La Spagna –non senza sorprese- prima con 3,26 milioni di mq, seguita da Italia (2,84 milioni), Messico (2,56 milioni, in netta ripresa, adesso vedremo per quanto), India (2,39 milioni), Brasile (1,40 milioni, gran recupero), Vietnam (1,16 milioni, attenti, stanno arrivando) e Turchia (0,87 milioni di metri quadrati).
Le importazioni totali sono state di 16,206 milioni di mq.
Le importazioni in valore in dollari sono state differenti a causa dei diversi prezzi medi, comanda sempre l’Italia (56,0 milioni di $), ad un soffio la Spagna (47,20 milioni di $), poi viene il Messico (25,50 milioni di $), poi l’India (11,90 milioni di $), il Brasile (9,50 milioni di $), il Vietnam (7,20 milioni di $), e la Turchia (6,60 milioni di $).
Le importazioni totali sono state di 181,5 milioni di $.
La grande novità di questo primo mese dell’anno è ovviamente il Vietnam, che ha superato anche la Turchia e si colloca al sesto posto tra i fornitori di piastrelle degli Stati Uniti, con un prezzo medio ‘landed’ di 6 dollari e 20 centesimi, paradossalmente superiore a quello indiano, davvero sputtanato, di nemmeno 5 dollari al mq. Pare sempre più evidente che tra le piastrelle italiane, ma anche quelle spagnole, sempre più vicine ai nostri standard di prezzo, e quelle asiatiche ci sia un abisso ma addirittura le piastrelle messicane costano all’importatore quasi 10 dollari.
A febbraio, quindi, il settore delle costruzioni si era conseguentemente preparato, ed ha aggiunto quasi 19.000 posti di lavoro, secondo un’analisi dei dati pubblicata a metà marzo, a poco più di un mese circa dal Coverings, dall’US Bureau of Labor Statistics da parte di Associated Builders and Contractors.
Su base annua, l’occupazione nel settore è per questo aumentata di 174.000 posti di lavoro, con un incremento del 2,1%.
L’occupazione nell’edilizia non residenziale è invece aumentata di 6.200 posizioni nette, con una crescita in tutte e tre le sottocategorie.
L’ingegneria pesante e civile ha aggiunto la maggior parte dei posti di lavoro, aumentando di 2.500 posizioni, seguita dal commercio specializzato non residenziale, che ha aggiunto 2.000 posti di lavoro. L’edilizia non residenziale ha invece aggiunto 1.700 posti di lavoro il mese scorso.
Il tasso di disoccupazione nel settore edile è comunque -nonostante tutto- leggermente salito al 7,2% a febbraio. La disoccupazione in tutti i settori è altrettanto leggermente aumentata dal 4,0% di gennaio al 4,1% il mese scorso, febbraio.
Secondo gli esperti del settore intervenuti a un panel organizzato dalla National Association of Home Builders (NAHB) durante l’International Builders’ Show di Las Vegas, un patrimonio immobiliare obsoleto, livelli record di capitale immobiliare e dati demografici favorevoli creeranno prospettive di crescita positive per il settore delle ristrutturazioni nel 2025.  NAHB prevede che la ristrutturazione residenziale aumenterà del 5 percento nel 2025 e di un ulteriore 3 percento nel 2026.
E’ che indebitarsi in dollari costa…. l’83 percento dei mutui immobiliari negli USA in essere ha un tasso inferiore al 6 percento, e il 55 percento è inferiore al 4 percento. Entro la fine del 2025, si prevedeva che il 75 percento dei mutui in essere sarebbe stato inferiore al 6 percento. L’effetto di blocco del tasso del mutuo sta gradualmente svanendo, ma l’accessibilità rimane una sfida per gli acquirenti di case, dice la FED.
Ma non abbassa i tassi…..
Tanto per capirci, un mutuo di 150.000 dollari al 5,4 per cento in 20 anni paga ben oltre 1000 dollari al mese, con una differenza di almeno 250 dollari rispetto ad un mutuo al 2,5%. CI sono 60.000 dollari in più da rimborsare. Mica peanuts.
Ebbene, ci sta pensando Trump con le sue manovre alla ‘Ivan il Matto’ a fare impazzire. TUTTI.
Le tattiche folli di Trump e la psicologia del bluff sono state ampiamente descritte, in quanto teorizzate sin dai tempi di Nixon, che però non fece una bella fine…Trump invece se ne frega altamente.
Affinché i bluff raggiungano il loro scopo coercitivo, un leader deve mantenere un’immagine credibile e coerente di imprevedibilità. Anche le minacce apparentemente vuote possono raggiungere efficacemente i loro obiettivi strategici se intimidiscono gli avversari o rafforzano il sostegno all’interno dei loro elettori.
La deterrenza nucleare è un esempio chiave: la minaccia di lanciare attacchi nucleari e la volontà di distruzione reciproca assicurata (ironicamente chiamata ‘MAD’, MUTUAL ASSURED DESTRUCTION in breve) hanno raggiunto il loro scopo nel prevenire la guerra termonucleare, finora.
Ma è difficile determinare la sincerità o la credibilità dei bluff quando i presidenti degli Stati Uniti li usano…e soprattutto se li usano AD INSAPUTA o CONTRO I LORO PRINCIPALI ALLEATI!!.
Trump è chiaramente consapevole della sua reputazione di pazzo e la vede come un vantaggio. Tuttavia, non è chiaro se Trump stia deliberatamente impiegando la teoria del pazzo o se stia semplicemente agendo in base ai suoi impulsi genuini.
Questo a cosa porta? Ad una totale incertezza.
Perciò, crolla Tesla, crolla Wall Street, poi il Nasdaq, poi qualcosa rimbalza…insomma il clima ideale per incertezza e volatilità.
E chi si mette a fare un mutuo in dollari in tempi così? Se l’inflazione a causa di dazi a livelli ‘animaleschi’ dovesse esplodere, con che idrante la potrebbe mai spegnere, visto che i tassi salirebbero ancora, e sono già oltre 3 punti più alti di quelli dell’Euro?
Nella teoria MAD ogni utilizzo di ordigni nucleari (vedi l’altro mitico film WARGAMES in ipotesi buona, il leggendario Dottor Stranamore in ipotesi disastro) da parte di uno dei due opposti schieramenti finirebbe per determinare la distruzione sia dell’attaccato che dell’attaccante. Questo avrebbe la conseguenza di creare una situazione di stallo in cui nessuno può permettersi di far scoppiare una guerra globale, poiché non ci sarebbero né vincitori e sconfitti né possibili armistizi, ma solo l’inevitabile distruzione per entrambe le parti.
Ebbene, la ceramica si trova- ma ci sono settori industriali ben più rilevanti messi molto peggio, oltre all’automobilistico con il suicidio elettrico- a subire questa continua doccia scozzese a cui la sottopone la coppia Trump-Musk. Ma pensate ai poveri canadesi. O ai messicani.
E’ che i leader che non danno mai seguito alle loro minacce tendono a perdere la loro reputazione di folli.  Se Trump dovesse dare seguito anche solo in parte alle minacce estreme, come ha fatto di recente con i dazi commerciali, probabilmente riuscirebbe a mantenere la sua reputazione di folle.
E forse questa è la scommessa più grande di Trump: fare il pazzo con tutte le parti nella sua diplomazia dipende dalla sua capacità di continuare così. Nel frattempo, lascia tutti ad indovinare.
Va bene se vendi arance, forse, nemmeno il succo di arance congelato di ‘Una poltrona per due’.
Ma le piastrelle?
Beh, se i costi degli alloggi continuano a salire ad un ritmo elevato, è difficile che il ‘clamoroso’ mese di gennaio venga confermato in tutti i mesi successivi, sebbene l’indice degli alloggi sia aumentato ‘solo’ del 4,2% nel corso dell’anno, il più piccolo aumento su base annua da dicembre 2021, in piena seconda ondata del Covid. A meno che con questa tattica da folle ottenga la fine della guerra in Ucraina. Magari ce la fa.
Non a caso, nel gennaio 2025, il numero totale di permessi per case monofamiliari rilasciati anno su anno (YTD) a livello nazionale ha raggiunto quota 73.115. Su base annua (YoY), si tratta di un calo del 3,7% rispetto al livello di gennaio 2024 di 75.906.
Per i multifamiliari, il numero totale di permessi rilasciati a livello nazionale ha raggiunto quota 38.402. Si tratta dell’1,2% in meno rispetto al livello di gennaio 2024 di 38.870.
Questo non promette nulla di buono. Possiamo solo sperare in un novello Jack Ryan.
L’unico che ha capito i vari bluff di Marko Ramius fino alla fine. Compreso ‘Crazy Ivan’.


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