Da sempre in prima linea per la produzione di tecnologie all’avanguardia, l’azienda celebra oggi un traguardo importante: in Casalgrande Padana la squadratrice n.1000.
Mille: tante sono le squadratrici che, dal 1990 ai primi mesi del 2017, BMR ha prodotto ed installato presso i suoi clienti. L’azienda di Scandiano, da oltre quarant’anni leader nelle tecnologie per il fine linea della produzione di piastrelle ceramiche, festeggia oggi un traguardo importante, segno tangibile della professionalità e dell’impegno dei dipendenti, sostenuti da ingenti e costanti investimenti in Ricerca&Sviluppo.
Bisogna tornare al 1990 per le prime squadratrici-bisellatrici a marchio BMR, realizzate con soluzione Syncrobelt® e dedicate in particolar modo al gres porcellanato. Nel 2008 i progressi tecnologici portano alla presentazione di SQUADRA, restyling completo della affermata squadratrice che segna l’inizio dell’epoca delle lastre e dei grandi formati. Due anni dopo, BMR firma una svolta tecnologica green oriented con Squadra Dry, pluripremiata squadratrice a secco ecosostenibile a 9 motori. A Tecnargilla 2014, teatro di importanti novità, viene presentata TOP Squadra Dry, nuova e potente squadratrice a 12 motori in gradi di rettificare a secco anche il gres porcellanato.
Ed è proprio quest’ultima tecnologia a tagliare il traguardo della millesima squadratrice. Installata presso il sito produttivo di Casalgrande Padana, Top Squadra Dry è la squadratrice a secco attiva, oltre che su monoporosa e semigres, anche su superfici in gres porcellanato. Come per la monoporosa, il principio di rettifica a secco del porcellanato fa riferimento alla polverizzazione della materia prima asportata ed agisce con appositi utensili e 12 calibratori, rispetto ai 9 della Squadra Dry. TopSquadraDry prevede importanti vantaggi per gli utilizzatori sia in termini di migliore efficienza sia di impatto ambientale, così come conferma Paolo Spallanzani, Responsabile della Produzione di Casalgrande Padana: “Grazie alla tecnologia di BMR abbiamo raggiunto diversi obiettivi: eliminando totalmente il consumo d’acqua, il processo è diventato molto più efficiente grazie anche a una minore usura delle parti meccaniche della macchina e a un più agevole trattamento degli scarti, senza dover utilizzare processi chimico/fisici ad hoc. Ne deriva naturalmente un risparmio importante, ottenuto dal non dover montare a corredo della macchina impianti destinati alla gestione delle acque”.