Due appuntamenti asiatici per Acimac, l’Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica che vola in Bangladesh e in Thailandia per due importanti manifestazioni del settore.
In occasione della terza edizione di Ceramic Expo Bangladesh, fiera internazionale organizzata all’interno dell’International Convention City Bashundhara, a Dhaka, dal 24 al 26 novembre, la partecipazione italiana organizzata da Acimac conterà sulla presenza di ICF & Welko, Officine SMAC, Mectiles Italia, Sacmi, System Ceramics e Tecnoferrari. Alla kermesse, che rinnova il suo appuntamento dopo l’edizione 2019, si riuniranno oltre 300 produttori e fornitori ceramici provenienti da più di 20 paesi nel mondo. Una fiera, inoltre, organizzata in un territorio che lo scorso anno ha prodotto 100 milioni di metri quadrati di piastrelle, ma con un potenziale di oltre 150. Il Bangladesh, non a caso, rappresenta oggi un’economia emergente caratterizzata da una grande produzione ceramica e una manodopera sempre più specializzata, oltre a un sufficiente rifornimento di gas naturale che lo rende un partner strategico nel settore.
Dal 30 novembre al 2 dicembre sarà invece il turno di Asean Ceramics Thailand, kermesse internazionale in programma all’interno dell’IMPACT Exhibition Center a Bangkok, dove Acimac sarà presente con una collettiva organizzata in collaborazione con ICE-Agenzia. A partecipare saranno cinque aziende italiane: Essepienne, Expert Lab Service, Keran, Officine SMAC e Tecnocer Italia. Un mercato anche in questo caso in crescita, con la Thailandia che nel 2021 ha prodotto 148 milioni di metri quadrati di piastrelle, con un potenziale di oltre 180. A iniettare ottimismo nel Paese, anche i pacchetti economici lanciati dal governo nel 2020 con l’obiettivo di rilanciare il PIL e creare fiducia nei consumi e negli investimenti che hanno portato ad una crescita non indifferente nel settore edile thailandese.
Si tratta, quindi, di due opportunità imperdibili per i produttori di macchinari per ceramica: entrambi i Paesi appartengono infatti alla seconda principale area di export delle aziende italiane extra UE. Nel 2021 l’area del Sud-Est Asiatico ha importato dall’Italia macchine per un valore di 272 milioni di euro, pari al 17,6% dell’export complessivo (+68,6% rispetto all’export dell’anno precedente).