Italian Masterpieces di Tecnografica, la celebre collezione di carta da parati e pannelli decorativi che rende omaggio alla bellezza delle opere di alcuni tra i più celebri artisti italiani conservate nelle Gallerie degli Uffizi, si arricchisce di quattro nuovi capolavori.
Tecnografica si fa promotore, ancora una volta, del patrimonio artistico italiano. Italian Masterpieces, la speciale collezione realizzata su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si arricchisce, infatti, di quattro nuovi capolavori.
Prosegue la collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, dalle quali provengono le opere d’arte che compongono l’intera capsule collection. Alle celeberrime opere d’arte già presenti – la Nascita di Venere e l’Allegoria della Primavera di Sandro Botticelli, l’Annunciazione di Leonardo da Vinci, il Bacco di Caravaggio e la Venere di Urbino di Tiziano Vecellio – si affiancano ora anche la Sacra Famiglia di Michelangelo Buonarroti, Flora di Tiziano Vecellio, la Madonna della Seggiola di Raffaello Sanzio e la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello.
La Sacra Famiglia, meglio conosciuta come Tondo Doni, è un dipinto a tempera su tavola, realizzato da Michelangelo Buonarroti intorno al 1507. Il quadro è chiamato Tondo Doni in quanto rotondo, come tutti i dipinti destinati alle camere da letto, e perché commissionato da Agnolo Doni, ricco mercante e mecenate fiorentino, per celebrare la nascita di sua figlia. Considerato un capolavoro assoluto della pittura rinascimentale, il Tondo Doni anticipa, per i suoi caratteri stilistici, formali e cromatici, gli esiti dell’arte michelangiolesca della Cappella Sistina. I personaggi rappresentano, nel loro insieme, l’umanità in relazione alla venuta di Cristo sulla Terra.
Flora, la dea della primavera, è un olio su tela di Tiziano Vecellio che risale al 1515 circa. Flora è il simbolo della stagione dei matrimoni alludente alla purezza della vita. Questo dipinto si caratterizza per una moderata sensualità, in cui l’immagine del corpo, rappresentato a mezza figura, suggerisce un discreto erotismo, esprimendo in questo modo una castità contenuta, nel rispetto della regola dell’istituto matrimoniale e non dell’astinenza. Le ombre del candido drappeggio, finemente pieghettato, donano un senso di profondo realismo. Il corpo appare morbido e luminoso con una tonalità calda. L’espressione della giovane evoca un momento di grande naturalezza che incarna la bellezza ideale, in cui l’effetto chiaroscurale del volto è ottenuto tramite una giustapposizione dei piani cromatici.
La Madonna della Seggiola è una delle opere più dolci ed armoniose di Raffaello Sanzio databile intorno al 1512. La presenza della sedia camerale, prerogativa dei pontefici, lascia supporre una commissione diretta di papa Leone X Medici. I protagonisti del dipinto sono la Vergine, il bambino Gesù e San Giovannino. Maria è seduta su una sedia, collocata di profilo rispetto allo spettatore, mentre sta teneramente abbracciando il bambino. Raffaello riesce ad umanizzare la Vergine che perde gli attributi della Madonna sacrale austera e viene rappresentata come eterna madre nell’atto di coccolare il suo bambino. L’artista crea, inoltre, uno schema compositivo circolare che ricorda il classico movimento di “cullare”, accentuato dalla gamba alzata del bambino e dal busto reclinato della Vergine.
La Battaglia di San Romano è un trittico a tecnica mista su tavola realizzato da Paolo Uccello nel 1438 circa, oggi smembrato e diviso tra Uffizi, National Gallery di Londra e Louvre di Parigi. Il ciclo illustra le fasi della battaglia di San Romano che si svolse nel 1432 tra fiorentini e senesi e che vide la vittoria gloriosa di Firenze. L’opera fu dipinta per la ricca famiglia Bartolini, ma nel 1492 risultava già nell’inventario dei beni di Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico. Ciò che rende importante questo grande ciclo è l’utilizzo sperimentale ed ardito della prospettiva, che rese Paolo Uccello famoso tra i suoi contemporanei. I dettagli naturalistici, le scene di caccia sullo sfondo, la minuziosa descrizione delle armature e dei cavalli ci rimandano all’eredità tardogotica. Paolo Uccello è infatti un’importante artista di transizione: accoglie pienamente la rivoluzione rinascimentale della prospettiva e della centralità dell’uomo, ma con il gusto fiabesco ancora gotico cortese.
Grazie alla trasposizione delle opere in file digitali ad altissima definizione, realizzate da FattoreArte, le tecnologie di ultima generazione vengono sapientemente utilizzate per la valorizzazione del patrimonio culturale. Proseguendo questa collaborazione, Tecnografica riconferma la propria vicinanza all’Arte più prestigiosa e di rilievo del nostro paese, con l’intento di far rivivere appieno la bellezza e la forza espressiva delle opere e far entrare l’arte italiana negli spazi di design e nelle case di tutto il mondo.
L’intera capsule collection Italian Masterpieces è disponibile in tutte le finiture di carta da parati e pannelli decorativi Tecnografica. Inoltre, l’eccellente qualità grafica delle immagini riprodotte, permette l’adattamento anche a pareti di grandi dimensioni.