Secondo i primi pre-consuntivi del Centro Studi Acimac, il fatturato di settore dovrebbe crescere del 3,9% raggiungendo per la prima volta 2.060 milioni di Euro.
I costruttori di macchine e attrezzature per ceramica si apprestano ad archiviare un 2016 positivo. Seppur permangano difficoltà per alcuni settori clienti, laterizi e sanitari, e in alcuni mercati esteri tra cui Russia, Brasile e Cina, il fatturato di settore dovrebbe sforare, per la prima volta nella sua storia, il muro dei 2.000 milioni di Euro.
Secondo i pre-consuntivi diffusi dal Centro Studi Acimac (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica), il fatturato di settore dovrebbe infatti registrare una crescita del +3,9% rispetto al 2015 quando il giro d’affari di settore aveva raggiunto 1.982 milioni di Euro (+8% sul 2014).
L’export continua a generare la quota maggiore del fatturato di settore, pari nel 2016 al 78,1% per un valore di 1.610 milioni di euro (+5,8% sull’anno precedente). Se i dati saranno confermati da quelli definitivi disponibili a giugno 2017, si tratterebbe anche per l’export del valore assoluto mai raggiunto.
Si è arrestata invece nei dodici mesi di quest’anno la ripresa del mercato italiano. Dopo l’incremento del 4,3% registrato lo scorso anno, per il 2016 il Centro Studi Acimac prevede un calo del -2,3% che porterebbe il giro d’affari in Italia a 450 milioni di Euro.
“Ci auguriamo – commenta il Presidente di Acimac, Paolo Sassi – che il piano straordinario voluto dal Governo e, in particolare, dal Ministro Calenda su Industry 4.0, possa dare un nuovo impulso agli investimenti dei nostri clienti”.
“Desideriamo pertanto ringraziare Calenda per aver confermato, ancora una volta, la sua attenzione verso il manifatturiero italiano”.
Difficili le previsioni per il prossimo anno. “Le crisi socio-economiche diffuse a macchia di leopardo in vari Paesi mondiali – prosegue Sassi – ci rendono moderatamente positivi. Con gli elementi previsionali in nostro possesso ad oggi, riteniamo pertanto plausibile un mantenimento dei livelli di fatturato registrati alla fine di quest’anno.”