Milano Arch Week, una settimana di eventi dal 12 al 18 giugno 2017 dedicati all’architettura con la direzione artistica di Stefano Boeri, sarà caratterizzata dalla presenza di grandi protagonisti della scena internazionale.
Si va dai catalani RCR, vincitori del Premio Pritzker 2017 (il Nobel dell’architettura), al grande Maestro nordamericano Peter Eisenman; da Liz Diller, progettista della celeberrima High Line di New York a Francis Kéré, architetto africano emergente e progettista del prossimo Serpentine Gallery Pavilion; oltre a noti architetti internazionali come Winy Maas, Philippe Rahm, Sam Jacob, Petra Blaisse (autrice del nuovo Parco di Porta Nuova) e l’urbanista cinese Lee Xianing.
Non mancherà la voce di architetti italiani che lavorano nel mondo come Alessandro Mendini, Cino Zucchi, Benedetta Tagliabue, Italo Rota, Carlo Ratti, Patricia Urquiola, Mario Bellini, Michele De Lucchi, oltre a Baukuh, Startt, TAM associati, Aoumm, LAN, e molti altri ancora.
Una sezione di Milano Arch Week, nel giardino della Triennale, sarà dedicata ai giovani gruppi emergenti italiani ed internazionali; è il caso – tra gli altri – dei Parasite 2.0, dei Raumplan, Small, Fosbury Architecture e dei Waiting Posthuman Studio.
Milano Arch Week, che aprirà lunedì 12 giugno con una festa alla Fondazione Catella, si svolgerà in due luoghi: martedì 13 giugno nel Patio della Scuola di Architettura del Politecnico di Milano e da mercoledì 14 a sabato 17 giugno nelle sale e nel giardino della Triennale.
Le mattinate saranno dedicate a passeggiate, incursioni in scooter (Stefano Boeri ha coniato la formula VespArch) e visite guidate alle architetture milanesi e alla città.
Tra queste la visita a Palazzo Mondadori,conlectio magistralis sull’opera realizzata dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, itinerari tra le Case Museo dei designer milanesi (tra gli altri Castiglioni, Albini, Magistretti) e architetture mirabili (Villa Necchi Campiglio, Museo Poldi Pezzoli, Casa Boschi Di Stefano), tra i nuovi luoghi della cultura, negli scali merci dismessi e nelle periferie urbane. A questi vanno aggiunte le iniziative organizzate dall’Ordine degli Architetti (che cura anche l’apertura venerdì e sabato degli studi professionali di Milano) e altri eventi satellite diffusi per la città.
Particolare attenzione verrà rivolta al rapporto fra l’architettura e le altre arti. Al cinema, grazie ai contributi di Amos Gitai, Paolo Vari e Davide Rapp.
Alla fotografia, con la presenza di un protagonista quale Oliviero Toscani, di Paolo Rosselli, e di Antonio Ottomanelli. All’arte, con la partecipazione, tra gli altri, dell’artista albanese Adrian Paci. E al teatro, grazie ad un evento speciale dedicato a Luca Ronconi, nel Teatro dell’Arte, curato da Margherita Palli e Giovanni Agosti e una programmazione speciale curata da Umberto Angelini.
Una mostra dedicata all’architetto fiorentino Vittorio Giorgini, precursore dell’architettura zoomorfica, sarà allestita nelle sale della Quadreria.
Ci saranno momenti di riflessione dedicati ai grandi Maestri dell’architettura e della cultura italiana come Aldo Rossi (letto in rapporto a Giovanni Testori) ed Ettore Sottsass e una grande festa-tributo sarà dedicata venerdì 16 ai 107 anni di Gillo Dorfles.
A Milano Arch Week si discuteranno i grandi temi delle città contemporanee – le periferie, le disuguaglianze sociali, le trasformazioni urbane e la grande sfida della ricostruzione del Centro Italia – con la presenza tra gli altri del Commissario Vasco Errani e del coordinatore di Casa Italia Giovanni Azzone. Non mancherà una riflessione sugli spazi del conflitto internazionale, grazie alla presenza dell’architetto israeliano Eyal Weizman con una sessione dedicata alla geopolitica e una riflessione legata allo sviluppo delle città africane.
Di sera il giardino della Triennale si accenderà per dar vita a momenti di riflessione intrecciati con l’intrattenimento e lo spettacolo.
Mercoledì 14 una serata verrà dedicata ai film su Milano di Renato Pozzetto; giovedì 15 una sessione dedicata all’Architettura e la Notte curata da Zero; venerdì 16 una Maratona Radicals (con gli architetti radicali della scena fiorentina e milanese).
Sabato 17, infine, il giardino della Triennale ospiterà una grande serata dedicata alla cultura delle periferie, con filmati, testimonianze di scrittori e uno showcase, dove si esibirà il meglio della musica trap italiana con IZI e LAIOUNG, che in poco tempo hanno scalato le classifiche digitali e sono diventati punti di riferimento sempre più importanti tra i giovanissimi e FABRI FIBRA, reduce dall’enorme successo del suo ultimo disco di inediti “Fenomeno”.
La settimana di Milano Arch Week si concluderà domenica mattina con una visita in anteprima alla nuova Palazzina realizzata nel perimetro del Teatro Franco Parenti.
Per info: www.milanoarchweek.eu