FILA è attenta alle necessità sempre in divenire dei suoi clienti e studia con interesse e approfondimento scientifico i cambiamenti che avvengono nel settore ceramico. In questa prospettiva di miglioramento continuo, FILA ha organizzato l’Osservatorio Tecnologico 2018. Una mattinata di incontro e scambio dal titolo “Superfici e tecnologia si incontrano nel fine linea”. FILA ha coinvolto in questo dialogo due attori fondamentali del fine linea: Vetriceramici-Ferro SpA, produttrice di fritte, graniglie e smalti, che si occupa di assicurare la bellezza delle lastre ceramiche attraverso la stampa digitale e l’applicazione finale di materiali di copertura di alto livello e BMR azienda leader nella produzione di macchinari per la levigatura ed il trattamento delle superfici in ceramica. Il filo conduttore dell’evento è stato sviluppato dal professor Paolo Zannini del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ha sottolineato come, tramite l’attento accordo tra le applicazioni di graniglie, decori e strati vetrosi, trattamenti meccanici e chimici si possa concorrere alla grande bellezza della lastra ceramica.
L’osservatorio Tecnologico è stato ospitato dall’ACIMAC, nella provincia di Modena, il cuore del polo produttivo della ceramica in Italia e nel Mondo. Come ricorda Francesco Pettenon, “la ceramica italiana è il benchmark nel Mondo”, simbolo di qualità ed affidabilità tecnica. FILA ha un punto di vista privilegiato poiché, ascoltando le richieste del consumatore finale che vive la superficie ceramica nel quotidiano, interviene nel fine linea grazie alla sua BU Tech fornendo prodotti tecnici per i produttori ceramici. FILA diventa quindi una sentinella della produzione, inserendosi in un processo molto complesso. L’intervento di FILA si sviluppa in due step: un lavaggio acido, che rimuove i residui del trattamento meccanico (polvere di ceramica, magnesite, ecc) dai pori aperti del materiale ed una successiva saturazione degli stessi con un trattamento protettivo, che impedisce allo sporco di accumularsi e ne facilita la rimozione. Questi trattamenti proteggono il materiale dallo sporco e dalle macchie, donando una lucentezza duratura nel tempo.
Le soluzioni protettive proposte da FILA non sono filmanti, resistono all’invecchiamento da raggi UV e non ingialliscono. I vantaggi risiedono nel fatto che non alterano il grado di scivolosità originale del materiale (UNI EN ISO 10545-17) e resistono alle aggressioni chimiche (UNI EN ISO 10545-13). Inoltre, non cambiano le caratteristiche del materiale (sono etichettati classe A+ in Francia – Décret 2011-321 du 23 mars 2011) e sono idonei al contatto alimentare. Come sostiene Maria Soranzo, R&D Manager di FILA, “produrre prodotti chimici è un atto di coscienza, si deve salvaguardare la salute del cliente e dell’ambiente” ed è per questo motivo che i prodotti FILA sono eco-sostenibili, VOC-free e privi di metalli pesanti. L’azienda seleziona materie prime efficaci, sistemi di sicurezza ambientali ed elimina correttamente i rifiuti. Il polo produttivo nella provincia di Padova è alimentato al 100% da energia verde.
L’Osservatorio Tecnologico ha evidenziato come il fine linea sia un luogo fondamentale per la perfetta riuscita della lastra. È in questo delicato e breve momento che il materiale ottiene la sua bellezza e la sua unicità, assicurando anche performance tecniche durevoli nel tempo. Moltissime sono le variabili in gioco, sia di prodotto, sia di processo. E proprio per questo motivo, un approccio sistematico è fondamentale. Ne è profondamente convinto Denis Tessaro, responsabile BU Tech di FILA, che propone di utilizzare un approccio DOE (Design of Experiment), che permetta di prendere in considerazione le variabili del processo produttivo e di effettuare prove misurabili e ripetibili sui materiali, per arrivare a scelte condivise che facciano risparmiare tempo e risorse. Si può garantire un lavoro sinergico tra fornitori responsabili, che possano fornire risposte flessibili alle necessità di un mercato in continua evoluzione.
Infine, come sostiene Paolo Gambuli, Direttore Generale di ACIMAC, ci vuole umiltà per fare lavori di alta qualità. Ed è fondamentale instaurare momenti di dialogo e riflessione come l’Osservatorio Tecnologico, un primo passo verso una visione sinergica e strategica nella filiera della ceramica.