Il 53° salone internazionale dedicato a marmo, tecnologie e design è in programma dal 26 al 29 settembre. Comparto da 4,2mld di euro. Quartiere sold-out: oltre 1600 espositori – due su tre dall’estero- in piu’ di 80mila mq.
Un settore che a livello mondiale registra un interscambio di 18 miliardi di euro dei quali 4,2 generati in Italia. È quello che da mercoledì 26 settembre si dà appuntamento alla 53^ edizione di Marmomac (Veronafiere, 26-29 settembre) – presentata oggi a Veronafiere dal presidente Maurizio Danese, dal direttore generale, Giovanni Mantovani e dal sindaco Federico Sboarina -, la fiera tra quelle a più alto tasso d’internazionalità a livello globale.
Un primato confermato dai numeri per la rassegna dedicata alla pietra naturale (dai grezzi ai lavorati) e all’industria delle tecnologie e macchinari più importante al mondo: oltre 1.600 aziende espositrici di cui il 62% estere da più di 55 Paesi presenti, con oltre 67mila visitatori attesi da più di 140 nazioni. Piattaforma di promozione di riferimento mondiale, la manifestazione veronese è anche l’occasione per affermare le griffe italiane dei suoi distretti, per un comparto nazionale che vale 4,2 miliardi di euro, comprese le tecnologie. Un’industria che conta 3.300 aziende (oltre 34mila gli addetti) e che fa dell’export il proprio cavallo di battaglia con oltre i tre quarti del fatturato generato dalla domanda internazionale.
“Marmomac è lo specchio di un settore sempre più globale, e lo testimonia l’internazionalità della partecipazione, sia espositiva sia di operatori – ha sottolineato in conferenza stampa Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Per questo motivo abbiamo rafforzato l’azione di incoming e la collaborazione con Mise e Ice-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine con più di 200 top buyer, architetti e progettisti selezionati attraverso il piano di promozione straordinaria del made in Italy e attesi a Verona con le altre decine di migliaia di operatori specializzati per partecipare a incontri b2b tematici, momenti di formazione tecnica e visite alle aziende del territorio”.
“La pietra naturale e la collegata industria delle tecnologie e macchinari è sinonimo di qualità e quello italiano ne è la punta di diamante – ha aggiunto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -. Lo prova il fatto che il valore al metro quadro del nostro prodotto finito sia più che doppio rispetto alla media mondiale delle esportazioni. Un fattore questo che ci pone al secondo posto al mondo nel commercio della pietra naturale con un saldo commerciale attivo di 2,8 miliardi di euro, comprese le tecnologie dove siamo leader incontrastati. Il comparto dei prodotti lavorati, che spesso risente delle congiunture geopolitiche, vede tra i principali clienti Stati Uniti, Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia, ma anche Emirati Arabi e Cina”.
Per il sindaco di Verona, Federico Sboarina, «Marmomac ribadisce il forte legame con il territorio che questa rassegna in particolare e Veronafiere in generale hanno sul piano socio economico, in grado di generare ogni anno un importante indotto in termini economici, stimato in oltre 1 miliardo di euro dei quali 150 milioni generati da Marmomac, sia di immagine per la città, la provincia di Verona e le attività imprenditoriali che vi operano.»