Il settore dei costruttori di macchine e attrezzature per ceramica chiude il 2021 con una crescita straordinaria, nonostante i rincari sui prezzi delle materie prime e dell’energia, oltre al perdurante scenario pandemico internazionale. Il fatturato 2021 supera i 2 miliardi, con un incremento rispetto al 2020 del 39%, riportando risultati vicini a quelli del 2017. A contribuire al rapido sviluppo sia il mercato interno sia quello estero.
Il 2021 ha visto 138 imprese attive (una sola in meno rispetto al 2020) e un aumento dell’occupazione, con 7.212 addetti complessivi, in crescita del 3.8% sul 2020, toccando così livelli occupazionali in linea con il picco del 2018.
I dati sono stati resi noti nell’ambito dell’Assemblea annuale dei Soci dal Centro Studi Mecs – Acimac nella Indagine Statistica Nazionale, che ogni anno fotografa l’andamento del comparto.
I mercati internazionali
L’export, da sempre punto di forza del settore, si riconferma tale registrando, dopo il calo degli ultimi tre anni, una notevole accelerazione nel corso del 2021 segnando un + 41,8% e un fatturato pari a 1,541 milioni di euro. Il mercato estero rappresenta il 74,9% del fatturato totale.
L’Unione europea si conferma la principale area di destinazione delle macchine italiane per ceramica e assorbe il 27,4% (421,8 milioni di euro) del fatturato totale; seguita dall’Asia (India, Malesia Tailandia, Vietnam, ecc…Cina esclusa) al secondo posto con un valore di 272 milioni di euro ed un’incidenza del 17,6%, e dal Centro e Sud America al terzo posto, con 215,8 milioni di euro (54,7%).
Cina/Hong Kong/Taiwan scende di due posizioni e si piazza al settimo posto con un volume di affari di 97 milioni di euro, con un a-3% rispetto all’anno precedente.
Il mercato interno
Le vendite sul mercato italiano sono aumentate del 31,2%, dai 392,9 milioni di euro nel 2020 ai 515,4 milioni di fine 2021. Il mercato domestico rappresenta il 25,1% del fatturato totale.
I settori clienti
Nella suddivisione del fatturato tra i settori clienti, il 2021 conferma la predominanza dell’industria delle piastrelle ceramiche che incide per l’86,8% sul volume d’affari complessivo, registrando un +46,1% rispetto all’anno prima. Secondo posto per il settore dei laterizi, che registra un aumento di fatturato rispetto al 2020 dell’9,1% pari a 98,3 milioni e copre il 4,8% della quota di mercato. A seguire i sanitari che registrano un ottimo trend con 89,9 milioni di euro di fatturato (rispetto ai 71,4 dell’anno precedente) e una variazione positiva de l 26% su base annua.
Fatturato per tipologia produttiva
Nel 2021 variano decisamente le quote di fatturato realizzate dalle varie tipologie di macchine, mantenendo però la classifica dell’anno precedente. La famiglia delle macchine per la formatura ha segnato un +70,4% di fatturato rispetto al 2020, per un totale di 449,5 milioni di euro e il 21,9% sul totale di settore. Secondo posto per le macchine legate alla preparazione delle terre con 315,1 milioni di fatturato, seguite dagli impianti di finitura e utensili diamantati a 279,1 milioni di euro.
Le aspettative per il 2021
“Questi due anni hanno visto incredibili movimenti del mercato. L’ultimo biennio è stato sfidante ma il dato 2021 dimostra come abbiamo saputo gestire situazioni controverse. – dichiara Paolo Lamberti, neopresidente Acimac –. Nonostante il perdurare di crisi geo-politiche il nostro comparto lo scorso anno ha lavorato per reagire in modo positivo alla difficile situazione, aumentando l’occupazione e tornando ai livelli di fatturato del 2017. Siamo fiduciosi e lo dimostra anche il dato emerso dall’ultimo Osservatorio Congiunturale del comparto che vede il 45% degli operatori italiani stimare per i prossimi mesi un aumento del business”.